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IL FRATINO CHARADRIUS ALEXANDRINUS ED IL CORRIERE PICCOLO CHARADRIUS DUBIUS IN FASCIA COSTIERA LAZIALE SONO DUE SPECIE IN MARCATO TREND NEGATIVO E SONO URGENTI MISURE MIRATE DI TUTELA.

La spiaggia e la duna sono da sempre ambienti estremamente fragili ed instabili plasmati dai venti e dal mare. A questi elementi naturali l’uomo si aggiunge in modo preponderante e incontrollato con il progressivo consumo di suolo (abusivismo, case vacanze, strutture balneari, etc.) ed il disturbo antropico delle attività ricreative.

Le spiagge vengono pulite solo meccanicamente tramite l’utilizzo di vagli meccanici e ruspe distruggendo così la vegetazione ed impoverendo il substrato e tutte le sue forme di vita.

La stagione balneare negli ultimi 30 anni è sempre più anticipata ed in alcuni casi i lavori di risistemazione degli impianti avvengono già ad inizio marzo.

Il Fratino (Charadrius alexandrinus) e il Corriere piccolo (Charadrius dubius) depongono proprio tra marzo ed aprile le loro 3 o 4 uova a terra tra la sabbia in una fascia che varia (a seconda della profondità dell’arenile) tra i 30 e i 70 m dalla linea di battigia.

Le uova devono essere covate per un periodo alquanto lungo che oscilla tra i 23 ed i 26 gg. e se hanno la fortuna di schiudere i pulcini coperti da un leggero piumino sono in grado di camminare e correre dopo poche ore. Inizia quindi la seconda fase della “lotta per la vita” per questi due “limicoli” in cui i piccoli prima di involarsi devono nascondersi ed alimentarsi a terra per almeno 27-30 gg.

Uova e pulcini sono esposti ad ogni tipo di pericolo e minaccia ma oramai la causa principale di fallimento appare quella generalizzata dell’eccessivo “carico antropico” sui litorali: i nidi o pulcini persi per cause antropiche sono passati da 13-16% negli anni ’90 al 75% nel 2016.

Le due specie sono in calo ulteriore nelle ultime 3 stagioni (18-20% nel periodo 2014-16) (Biondi et al.2014).

Parlando solo del Fratino la specie appare in drastico trend negativo essendo passata dalle 30-36 coppie degli anni ’90 del secolo scorso ad appena 10-12 degli ultimi 3 anni.

I siti sono diminuiti da 10-15 ad appena 6-7 ed il successo riproduttivo è precipitato dal 29,3% del 1992 all’ 8,3% del 2016 (in termini di pulcini involati vuol dire appena 3 individui su 11 coppie e 36 uova).

Misure di tutela dei nidi si sono sperimentate in aree protette come la Tenuta Presidenziale di Castelporziano negli anni ’90 erigendo gabbie contro i predatori naturali (volpi, Corvidi e Gabbiani).

In aree parzialmente protette, come a Torre Flavia, si sono provate recinzioni parziali di aree e campi di sorveglianza dei nidi cercando di informare cittadini e bagnanti.

Tuttavia serve oramai una nuova strategia ed una ridotta task force di tecnici e volontari dopo aver identificato le aree nido deve poter interagire con i vari portatori di interesse (enti parco, capitaneria di porto, comuni, gestori balneari, etc.) per proteggere i nidi e consentire di aumentare il tasso di successo riproduttivo.

Il 7 gennaio 2017 una prima conferenza informativa sulle due specie, svoltasi a S. Severa presso la sede del Museo del Mare e della Navigazione Antica, ha visto gli interventi degli esperti Loris Pietrelli e Massimo Biondi del GAROL (Gruppo Attività e Ricerche Ornitologiche del Litorale) che hanno aggiornato lo status delle due specie nel Lazio costiero. Corrado Battisti, Responsabile dell’area protetta, ha infine esposto le esperienze di gestione e tutela attuate presso il Monumento Naturale di Torre Flavia per la salvaguardia dei due limicoli.

I Comuni laziali interessati sono quelli di Montalto di Castro, Tarquinia, Cerveteri, Ladispoli, Roma, Fiumicino, Ardea e Latina.

Nei prossimi mesi un gruppo di lavoro intende avviare una serie di iniziative volte alla tutela di questi due uccelli inseriti nella Lista Rossa delle specie italiane (Peronace et al. 2012).

 

 

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BIBLIOGRAFIA

Biondi M., De Vita S., Pietrelli L., Muratore S., De Giacomo U., Valenti D., Landucci G. 2014. Monitoraggio riproduttivo delle popolazioni costiere di Fratino Charadrius alexandrinus e Corriere piccolo Charadrius dubius nel Lazio (2014). Gli Uccelli d’Italia 39: 35-40.

Peronace, V., Cecere, J. G., Gustin M., Rondinini C. 2012. Lista rossa 2011 degli uccelli nidificanti in Italia. Avocetta, 36(1), 11-58.

Pietrelli L., Biondi M., Muratore S. 2016 - Trend negativo della capacità riproduttiva del Fratino Charadrius alexandrinus nel Lazio. Gli Uccelli d’Italia 41: 125-131.

Decremento della distribuzione riproduttiva del Fratino nel Lazio (Pietrelli et al. 2016).
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